CRISI DEL 29: CAUSE e CONSEGUENZE nel mondo

CRISI DEL 29: CAUSE e CONSEGUENZE nel mondo

SITUAZIONE GENERALE

Con i termini “Grande depressione”, “Crisi del ’29” o “Crollo di Wall Street” ci si riferisce alla crisi economica che alla fine degli anni Venti colpì l’economia mondiale riducendo su scala globale produzione, occupazione, redditi, salari, consumi e risparmi. L’inizio della grande depressione coincide con il pesante crollo che si abbatté sulla Borsa di Wall Street, il 24 ottobre 1929. Questa data viene ricordata come “giovedì nero”, dato che 13 milioni di azioni furono vendute. La vendita di tale quantità in pochissimo tempo provocò un ribasso dell’indice superiore ai 50 punti percentuali.

CAUSE CRISI DEL 29:

Negli anni 20′ si attuò la politica dell’isolazionismo:

Questa politica era molto simile alla dottrina di MORROE che portava l’idea che gli americani dovessero stare in America e di conseguenza non interessarsi alle situazioni europee. Questa cosa la vediamo nell’associazione delle nazioni. Sanno che ci sarà un altro conflitto, infatti propongono la società delle nazioni a cui successivamente non aderiranno.

Riduzione dell’immigrazione:

gli americani avevano lasciato aperte le frontiere perché gli serviva la mano d’opera a costo molto basso. Avevano iniziato a ridurre l’immigrazione con delle legge attorno al 1910, a causa di problemi con la Cina. L’immigrazione non finisce ma semplicemente si sposta in zone come L’America Latina. Delle terre venivano regalate.

Proibizionismo dal 1912 al 1923:

In questo periodo venne vietata vendita alcolici. Si pensava che favorissero la mancanza di voglia di lavoro e che di conseguenza portava ad un aumento della disoccupazione, soprattutto delle persone di colore.
Il divieto durò 4 anni, successivamente venne eliminato perché causò un aumento di criminalità e contrabbando dei prodotti vietati.

Movimento razzista:
Nascono movimenti come il Kukusclan che sono contro le persone di colore. Il loro obiettivo è non consentire a queste persone di avere una vita normale portando così ad un aumento di discriminazione raziale.

Piano DAULES:

L’America offrì un piano economico alla Germania, dato che quest’ultima era in difficoltà. Questo piano permise alla Germania di uscire dalla crisi del dopoguerra (in cui però ricadrà con la crisi del 29).

Anni ruggenti:
Periodo in cui sembra che sia facilissimo guadagnare.
Moltissime aziende grazie alla catena di montaggio riuscirono ad incrementare fortemente la loro produttività industriale. Ricordiamo che inizialmente, questa tecnica era presente solo in Ford. La catena di montaggio, venne utilizzata soprattutto per gli elettrodomestici dato che venivano richiesti molto.

BENI DUREVOLI

Tutti i beni creati erano DUREVOLI: Ad oggi tutti i prodotti hanno una vita ben stabilita dal produttore infatti la garanzia dura solo 2 anni e l’allungamento di quest’ultima costa molto e non conviene in quanto non copre la riparazione ma solo alcune cose. Gli elettrodomestici di quel periodo duravano molti anni. Si decise di introdurre una durata vitale del prodotto con l’arrivo della crisi.

Essa funziona nel seguente modo:
Le viti usate sono tarate apposta per durare un determinato tempo, superato ciò queste si rompono in modo da provocare danno a tutto il dispositivo. Questo meccanismo portava di conseguenza ad invogliare il consumatore all’acquisto di un nuovo prodotto.

La crisi nacque per diversi motivi: la vita elevata dei prodotti, i magazzini colmi e i salari ancora bassi. Le persone non riescono ad acquistare molti prodotti, e quest’ultimi non vengono più assorbiti all’estero.
Anche loro come nel settore primario chiedono prestiti per aumentare la produzione.

SETTORE PRIMARIO:

Questo settore che riguarda all’agricoltura: prima e durante la prima guerra mondiale il grano in Europa arrivava dall’America, dalla Russia e dal Canada. Con la prima guerra mondiale la Russia non vende più nulla (perché non ne ha). La Russia non vende grano in Europa dal 1914 al 1926 (ed era il granaio d’Europa, fonte principale).

Quindi gli USA vogliono cogliere l’occasione diventando loro la fonte principale di grano, per far ciò quindi deve implementare la produzione. I contadini cominciano a chiedere un sacco di prestiti alle banche, per meccanizzare l’agricoltura.
Hanno quindi una grande quantità di grano da dare all’europa, la quale però in crisi mistica anch’essa implementa l’autoproduzione. Quindi gli americani vendono pochissimo e inoltre tornano i russi i quali vendevano un sacco e a prezzi molto più bassi.

Il problema degli americani però è quindi che i contadini che avevano fatto prestiti non riescono a rifarsi i soldi e ridare il debito. In entrambi i settori troviamo una sovrapproduzione.

SETTORE FINANZIONARIO

La crisi del 1929 e la nostra crisi - RSI Radiotelevisione svizzera

Le banche hanno incominciato a incentivare la vendita delle azioni delle società agrarie e quelle industriali, in modo che i piccoli risparmiatori ecc investissero. Chi non aveva soldi si indebitava proprio per investire i propri soldi in questi settori. Continuando a vendere queste azioni anche dopo il 26, quando i magazzini erano stra colmi ecc e non riuscivano a vendere una ceppa, nascondendo il tutto agli acquirenti delle azioni.

A un certo punto qualcuno a settembre del 29 cominciano a capire che c’era qualcosa che non va (es passando davanti a un azienda piena di prodotti ecc invenduti eppure le azioni costavano un sacco), questi pochi qua che hanno capito, soprattutto i broker, sono andati a vendere tutte le azioni, vendendo tutto e guadagnando un sacco.

Appena però la voce è cominciata a circolare la voce nella borsa, sui giornali ecc, hanno capito che le banche vendevano azioni che non valevano niente e quindi a un certo punto IL GIOVEDì NERO, tutti si riversano nelle banche per cercare di vendere queste azioni e le banche si trovano si trovano senza soldi e le azioni cominciano a crollare DATO CHE TUTTI LE VENDONO.

Dal momento che le banche vendevano queste azioni anche all’estero, tutto il sistema finanziario mondiale è crollato. Gli Stati che ci hanno rimesso di più sono quelli che erano già messi male e non avevano materie prime, come ad esempio l’Italia.

[CRISI DEL 2008: Partita dall’America, sempre nello stesso modo, perché hanno gonfiato il valore delle azioni (es azioni vendute su mutui), a un certo punto la principale banca che faceva questa cosa crolla, tirando con se tutto il sistema. In Italia questa crisi arriva molto in ritardo, soprattutto nel nordest, perché in Italia abbiamo una cosa che negli altri stati non c’è. IL PICCOLO RISPARMIO, abitudine che ha consentito alle famiglie di sopravvivere con i soldi che avevano messo da parte. Nel nord est c’è anche il modello della piccola impresa, che consente di poter resistere a questi momenti di crisi, riducendo un po’ lo stipendio.]

La crisi del 29 avrebbe dovuto insegnare che il controllo del governo non può mancare su cose di questo tipo, un provato come le banche non può continuare a chiedere prestiti non riuscendo a vendere una ceppa.

PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Quando si parla di rivoluzione industriale, si intende sia l’aumento della quantità di produzione, ma anche della qualità dei prodotti, ossia un miglioramento dei metodi di produzione.
Inoltre con rivoluzione si intende anche un profondo cambiamento anche nell’ambito politico, sociale ed economico.

Perché parte dell’Inghilterra?

La prima rivoluzione industriale, ossia quella della macchina a vapore, comincia dall’Inghilterra per vari motivi, che possiamo racchiudere in 3 principali motivi:

  • In Inghilterra era presente una forte borghesia, che aveva assunto più potere grazie anche alla rivoluzione agricola e alle enclusures
  • L’Inghilterra era diventata una monarchia parlamentare molto forte e prestava molta attenzione alle esigenze dei cittadini e della borghesia.
  • Brevetto della macchina a vapore

Ciclo ferro-carbone

Per la costruzione dei macchinari che serviva alla produzione, era necessario poter modellare il ferro. Dato che per esser modellato, quest’ultimo richiedeva elevate temperature, venivano utilizzati degli “Alti forni” che venivano alimentati a carbone.
Quando il carbone bruciava, le particelle si legano al ferro, e in base alla percentuale di particelle che si legano al ferro, otteniamo sopra al 2% Ghisa, mentre sotto al 2% Acciaio.
L’Inghilterra come carbone aveva la torba, carbone di scarsa qualità, di conseguenza per avere della ghisa decente, la comprava dalla Svezia (questo nel 600).

carbon coke


L’Inghilterra poi però scopre l’esistenza del carbon coke, un carbone di altissima qualità, e quindi smette di comprare le barre di ghisa dalla Svezia e procede da s’è l’estrazione del carbone.
Le miniere di estrazione del carbon coke inizialmente si estendevano in orizzontale, ma presto si passò all’estrazione con miniere verticali, in quanto quelle orizzontali si esaurivano velocemente.
Anche quelle verticali avevano i loro problemi, infatti con la pioggia si riempivano facilmente d’acqua e diventavano impraticabili.
Per estrarre l’acqua da queste miniere, venivano usate delle pompe azionate dal movimento fisico di animali.

Scoperta macchina a vapore

Macchina a vapore

Le miniere di estrazione del carbon cock inizialmente si estendevano in orizzontale, ma presto si passò all’estrazione con miniere verticali, in quanto quelle orizzontali si esaurivano velocemente.
Anche quelle verticali avevano i loro problemi, infatti con la pioggia si riempivano facilmente d’acqua e diventavano impraticabili.
Per estrarre l’acqua da queste miniere, si usavano delle pompe azionate dal movimento fisico di animali.
Un giorno una di queste si danneggiò. James Watt, un perito tecnico incaricato alla riparazione della pompa, si accorse che la forza del vapore era più forte ed efficiente rispetto alla forza sprigionata dal movimento degli animali, e decide quindi di usare la potenza del vapore per l’estrazione dell’acqua dalle miniere. Non scoprì però le capacità del vapore, infatti queste conoscenze erano già bel note dai Greci, ma fu il primo ad averle applicate in questo ambito. James Watt di preoccupò anche di far brevettare questa sua invenzione, garantendo così agli Inglesi un bel vantaggio sulle altre Nazioni. Nasce così la macchina a vapore.

CONSEGUENZE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Quando si parla di rivoluzione industriale, si intende il miglioramento dei metodi di produzione ma anche un profondo cambiamento nell’ambito politico, sociale ed economico.

  • Aumenta l’urbanizzazione: le industrie, a differenza di oggi, si concentravano in centro città e quindi le persone iniziano a spostarsi dalla campagna alle città, dove era presente il lavoro.
  • Crescita conseguente delle città
  • Aumentano quartieri popolari, spesso con pessime condizioni igienico-sanitarie
  • Aumento di alcolismo e di prostituzione: a causa delle pessime condizioni di vita a casa e dure giornate di lavoro, spesso gli uomini, al posto di tornare a casa, preferivano andare a bere o a prostitute.
  • Sfruttamento minorile e femminile: donne e bambini venivano sfruttati dato che richiedevano stipendi minori. I bambini inoltre riuscivano a infilarsi nelle miniere più facilmente, in quanto fisicamente più piccoli. Ci furono molti bambini morti a causa delle polveri inalate nelle miniere
  • Aumento prodotti industriali e conseguente diminuzione del loro costo
  • Aumento della borghesia
  • Nascita nuovo lavoro: l’impiegato
  • Nascita di nuove forme di protesta e associazioni.

Alcuni esempi di protesta sono il LUDDISMO. Consisteva nel distruggere tutti i beni e i macchinare dell’azienda per recare un danno principalmente economico all’azienda stessa. I sindacati, che operavano al livello economico, ossia si preoccupavano di garantire paghe migliori agli operai e meno ore di lavoro. Cartismo che a differenza dei sindacati operavano al livello politico, cercavano quindi di garantire più diritti ai lavorati, come ad esempio quello del voto.

ILLUMINISMO: VOLTAIRE, MONTESQUIEU E ROUSSEAU

ILLUMINISMO: VOLTAIRE, MONTESQUIEU E ROUSSEAU

ILLUMINISMO

L’illuminismo è un movimento culturale , letterario e filosofico nato nel XVIII secolo in Europa che ebbe principalmente sviluppo in Francia. Il significato di questo termine è “riscoprire le tenebre con il lume della ragione”, proprio per questo l’illuminismo è contro il dogmatismo, all’ignoranza e ai pregiudizi. L’obiettivo di questo movimento è quello di portare la felicità , ottenibile mediante la risoluzione dei problemi. Le tematiche principali sono la ricerca della verità, il riconoscimento dei diritti umani , l’uguaglianza e infine la tolleranza.

EVENTI STORICI

Gli eventi storici che portarono alla nascita di questo movimento sono:

  • La rivoluzione americana;
  • La rivoluzione agraria;
  • La guerra dei 7 anni
  • La rivoluzione francese;
  • Rivoluzione industriale;
  • L’assolutismo illuminato;

EVENTI SCIENTIFICI

Gli eventi scientifici che portarono alla nascita di questo movimento sono:

  • Il sistema copernicano
  • Il razionalismo mediante la conoscenza scientifica
  • Legge della gravità
  • Nuove misure igieniche-sanitarie
  • Macchina a vapore

VOLTAIRE

Ritratto di Voltaire

Voltaire, uno dei più importanti personaggio dell’illuminismo, nato a Parigi, 21 novembre1694  e morto a Parigi, 30 maggio 1778 è stato un filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe e romanziere. Nato da una figlia borghese visse a corse da Federico II di Prussia. Voltaire era a favore della tolleranza religiosa, proprio per questo motivo molte perseguitati si rifugiarono in Prussia ed era a favore di un assolutismo illuminato, nonchè quello su cui si basò Federico II. Questo assolutismo illuminato si basava sulle delle riforme che avevano il fine di migliorare la vita del cittadino e di eliminare ogni sorte di privilegi. Tutto questo doveva esser gestito da un monarca però aiutato da un filosofo come avvenne tra Voltaire e Federico II di Prussia.

MONTESQUIEU

Secondo Montesquieu, uno dei più importanti personaggio dell’illuminismo, una limitazione del potere di un monarca poteva esser ottenuta mediante una divisione del potere in tre: potere giudiziario, potere legislativo, potere esecutivo.

Questa limitazione avrebbe infatti anche impedito il dispotismo e di portando una monarchia di tipo parlamentare, successivamente ripresa da Jhon Locke.

ROUSSEAU

Aveva un pensiero politico di tipo DEMOCRATRICO. Secondo lui le disuguaglianze sociale erano nate con le proprietà private e l’idea di libertà era legata all’uguaglianza. Rousseau era infatti favorevole di dare gli stessi diritti civili/politici a tutti e di permettere anche il libero a voto.

Nel nuovo contratto sociale di Rousseau viene messo in evidenza l’idea dove ognuno deve cedere un pò della propria libertà al fine di aver dei diritti. Sempre secondo questo contratto sociale, vi deve esser un accordo tra individui che dia vita ad uno stato democratico dove le differenze sociali siano poco accentuate ma soprattutto dove ci sia la possibilità di far votare tutti.