COMANDI JAVA: i più importanti
COMANDI JAVA
INTRODUZIONE JAVA
In questo capitolo faremo una panoramica della sintassi del linguaggio java.
Vedremo anche un importantissimo aspetto: la distinzione tra tipi primitivi e oggetti. Prima di iniziare cerchiamo di capire però cos’è questo linguaggio java.
- Java è un linguaggio imperativo orientato agli oggetti.
- Contiene espressioni che vengono gestite tramite comandi.
- I comandi vengono incapsulati in metodi
- I metodi vengono contenuti in classi
- A loro volta le classi vengono riunite in raccolte chiamate package.
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COMANDI JAVA
COMMENTI
Questi sono i comandi che ci permetteranno di creare dei commenti accanto al codice al fine di ricordarci magari dei passaggi creati o per far si che se qualcun altro prenda in nostro programma sia in grado di capirne lo svolgimento.
/* commento */
• Tutti i caratteri compresi tra / e/ sono ignorati.
// commento
• Tutti i caratteri successivi a // fino a fine linea sono ignorati.
.
ESPRESSIONI JAVA
All’interno di un programma in Java possiamo trovare diverse espressioni, ore ne vedremo alcune:
Espressione: a+1
Una espressione si può suddividere in:
- Costanti: 1 è una costante
- Operatori: + è un operatore
- Variabili: a è una variabile
Sintassi comandi
I comandi all’interno di queste espressioni possono essere:
• Semplici, ovvero una espressioni che si concludono con ;
a+1;
• Composti ovvero un comando contenente un altro comando:
if (a>1)
b=b+1;
Comandi java: DICHIARAZIONE VARIABILE
All’interno di un programma Java sono presenti molte variabili, dato che senza di esse non si potrebbe svolgere un esercizio. Le variabili sono semplicemente dei tipi di dati che possono esser numeri, stringhe (parole), lettere, vero o falso etc. Esistono diversi tipi di valori. Ecco dei comandi java:
- Interi —> int
- Stringhe —-> String
- Lettere —> char
- Vero o falso —> bool
Una dichiarazione può essere seguita da un’espressione di inizializzazione (opzionale), per tanto per dichiarare una variabile basterà scrivere la tipologia di dato che si vuole salvare e il nome con cui questo dato verrà ricordato.
String s = “hello”;
In questo caso, tramite questo comando, viene registrata una variabile di nome “s” di tipo stringa a cui viene associato il “valore” (in questo caso) “hello”
Metodi JAVA
Un metodo in java, quando si dichiara è simile ad una funzione matematica: ha dei parametri e ritorna un valore. Prendiamo ad esempio questa funzione:
int test(int x, int y)
Bisogna notare che questa funzione è un metodo che prende due interi come parametri e ritorna un intero.
Un metodo è seguito da un comando che definisce il suo comportamento:
int sum (int x, int y)
{
return x+y;
}
Una particolarità dei metodi è che si trovano sempre dentro una classe. Infatti i metodi hanno sempre un contesto (o ambiente).
In un metodo possono esserci dichiarazioni di variabili (locali al metodo):
int test(int x, int y)
{
int r=x+y;
return r;
}
Sintassi classi: comandi java
Le classi contengono campi e metodi come in questo caso:
class Sum
{
int k=1; // campo
int test(int x)
{ // metodo
int h = 2;
return x+h+k;
}
}
Un campo (k) è una cosa diversa da una variabile locale (h) e da parametro di un metodo (x).
Tipi di dato
Come abbiamo detto, ci sono due “gruppi” di tipi di dato:
• Primitivi
• Oggetti
Primitivi:
- Sono fissi
- Una “istanza” di tipo primitivo è generata da una costante
- Si agisce su di essi con gli operatori
- Una variabile “contiene” un tipo primitivo (il concetto tradizionale di variabile)
Oggetti:
- Sono in numero illimitato (creati dal programmatore)
- Una “istanza” di oggetto è generata da un costruttore
- Si agisce su di essi con i metodi
- Una variabile “riferisce” un oggetto: è un puntatore
Comandi java: OPERATORI
Gli operatori agiscono sui tipi primitivi e possiamo suddividerli in diverse categorie ma prima di tutto dobbiamo ricordare delle cose. All’interno dei calcoli:
- Ogni valore intero inferiore ad int diventa int
- Ogni valore float diventa double
- Un operatore opera solo su valori della stessa dimensione
- Tra due operandi, (a + b) il “più grosso” comanda e l’altro viene ingrandito
- Per assegnare a valori inferiori bisogna “convertire” (troncando) Esempio:
Operatori aritmetici
+ − * / %
Somma, sottrazione, prodotto, divisione e modulo. Prendono due argomenti, di tipo int o float e ritornano un int o float
Operatori Relazionali
= < <= == !=
- Maggiore, MaggioreUguale, Minore, MinoreUguale, Uguale e Diverso
- Notare che Uguale è due segni ‘=’ (mentre l’assegnamento è un segno ‘=’)
- Operano su interi e double
- Uguale e Diverso operano anche su booleani
Comandi java: Operatori Logici
&& (and)
• opera su valori booleani
• comportamento short − circuit:
valore determinato se il primo operando è false in tal caso non viene valutato il secondo E’ utile:
c != −1 && c = in.read()
se c’è EOF (−1), non viene letto un altro carattere
Entrambi i controlli devono esser veri.
|| (or)
• comportamento short − circuit:
valore determinato se il primo operando è true
n tal caso non viene valutato il secondo E’ utile:
n ? table.min() || n ? table.max()
si risparmia un calcolo (pesante) del max
Basta che un solo controllo sia vero.
Operatori Incremento
++ —
- ++ incremento di 1
- −− decremento di 1
- operano su interi e float
Operatori di Assegnamento:
a = b
a=b è una espressione con effetti collaterali questo perchè viene modificato il valore a con il valore b. Pertanto se prima a=2 e b=3 ora il valore di a=3
a = b = c
Questa espressione equivale ad a = (b = c) dove b=c, modifica b con il valore di c. a=c dato che b abbiamo detto che è uguale a c
a += b
Questa espressione equivale ad a = a + b
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